venerdì 30 maggio 2014

Le verità nascoste.




All’inizio era solo un titolo, suggestivo, con un progetto da svilupparci attorno: siamo partite così, io e Gabriella, la tutor di questo PON, sulla stessa lunghezza d’onda da subito. Si è pensato di dare un taglio che fosse a metà strada tra la scoperta e l’attivazione di percorsi partecipativi, in qualche modo di cittadinanza attiva. Avremmo voluto metterci dentro tutto, ma in sole 30 ore bisognava per forza operare delle scelte. Così ho scelto di partire dalle cose che a me piacciono di più e contestualmente mi provocano un po’ di sana rabbia, e ho iniziato il percorso (anzi, a dire il vero, sono stati i bambini a voler partire proprio da lì) dai castelli di Brindisi.
Con bambini di quarta elementare, mi ero detta, quanto potremo approfondire? Invece, stupore immediato, questi bimbi mi saltavano sulle sedie per l’indignazione alla vista di filmati denuncia dello stato di abbandono di luoghi storicamente rilevanti, proferivano frasi che nemmeno allievi universitari, concepivano teorie sulla valorizzazione bei beni culturali da fare invidia ai ricercatori della materia. Al punto da farmi chiedere in quale oscuro momento della crescita si perdano il senso civico e la cura dei beni comuni, considerato che loro ne possiedono a bizzeffe!

Alessandra, 9 anni, e la valorizzazione territoriale!
Il Castello Svevo nei disegni dei bambini.
In poche ore ero già conquistata: allora ho pensato che fosse carino sperimentare ancora, per cui siamo andati avanti sulla linea dell’approfondimento e riproposizione grafica. Ho studiato i loro percorsi mentali, e li ho trasportati sulla via dell’espressione basata sull’impressione introiettata. Ed è andata bene, hanno risposto esattamente come mi aspettavo: mentre sfilavano davanti ai loro occhi i più importanti monumenti di Brindisi, mentre andavamo in giro a guardarli dal vivo, mentre gli proponevo i paesaggi degli impressionisti ed oltre, contemporaneamente crescevano le loro produzioni grafiche, in alcuni casi anche di un certo rilievo artistico. 

Gli acquerelli.

Al punto che se ne interessavano anche lo staff di Lecce2019 e il portale Brindisi is my destination!

E quindi tra un castello e un altro, una visita con nave San Giusto inclusa, un approfondimento sul Monumento al Marinaio, un altro sulle Colonne Romane e sul Duomo, tra una visita al centro storico e una alla mostra Fortificazioni -  Castelli di Puglia allestita presso il bastione di Porta Mesagne (o Napoli che dir si voglia), le 30 ore sono volate via come in un attimo, lasciandoci, me e loro, contenti e dispiaciuti allo stesso tempo. Contenti per la sintonia riscontrata, dispiaciuti per il fatto di doversi lasciare. 

In visita al Castello Svevo.

La chiusura l’ho lasciata interamente a loro: sono state le parole pronunciate e scritte nelle verifiche ad avere la ribalta nella presentazione conclusiva davanti ai loro genitori e all’illuminata dirigente didattica. Quanto è importante che l’istituzione scolastica sia attenta e ricettiva, per realizzare dei progetti di successo…e, inutile a dirsi, ma forse no, quanto è importante la collaborazione tra docenti, allievi e famiglie per portare a termine percorsi che possano essere realmente utili.
Mi hanno chiesto di tornare, dopo la chiusura, di passare a trovarli e l’ho fatto, con piacere: mi hanno invitato alla rappresentazione conclusiva di un altro progetto, alla quale alcuni di loro prendevano parte, e ci sono stata. Inutile dire che mi mancano già e che sarei curiosa di sapere cosa diventeranno. Spero in un futuro luminoso e soprattutto che non siano obbligati a dover andare via per inseguire i loro sogni, che Brindisi possa, per chi lo vuole, rimanere la destinazione di una vita piena di successi.


domenica 4 maggio 2014

Le nostre #invasionidigitali per #Lecce2019!




È stata una bellissima esperienza, partita un paio di mesi fa quando avevo proposto allo staff di Lecce 2019 di mettere insieme un calendario di Invasioni Digitali sulle due province di Lecce e Brindisi a sostegno ulteriore della candidatura di Lecce a Capitale Europea della Cultura.
Informato Fabrizio Todisco, l’ideatore delle Invasioni, che non aveva nulla in contrario a che i due network facessero rete per la causa comune, la valorizzazione del patrimonio culturale e la sua diffusione attraverso i social network, è partito il tamtam di sollecito a gruppi, associazioni, singoli, che notoriamente sapevamo esser propensi ad aderire ad iniziative di questo stampo.

Con l’aiuto della Puglia Ambassador delle Invasioni, Vitalba Morelli, siamo riusciti a coinvolgere una ventina di realtà, tra associazioni, collettivi formali e informali, che rispondono al nome di Arte AMiCA, TourAnGO, Ruotando e ImovePuglia.tv; Salentowebtv, Instangram Lecce e Salento Promoters, EliconArte, Associazione 34fuso, Associazione Conchiglia, Associazione Le Colonne, AB2 Luoghi di Educazione all’Arte e tanti “invasori a piede libero”, che hanno dato il loro contributo.
L'invasione di Latiano
L'invasione al Castello Alfonsino di Brindisi

Il calendario è stato fitto, fittissimo: dalla Chiesa rurale di San Donato a Latiano, alla Biblioteca Provinciale e Museo Diocesano di Lecce; dalla Chiesa S. Stefano e Centro storico di Soleto al Museo Civico di Maglie; dal Castello Alfonsino alla Fondazione Faldetta di Brindisi; dal centro storico di Nardò al Museo Civico Cavoti di Galatina; dal Museo dell’Accoglienza di Santa Maria al Bagno al Museo della Civiltà Rurale di San Vito dei Normanni per chiudere in bellezza con il QuoquoMuseo del Gusto di San Cesario sconfinando anche su Manduria col Parco archeologico delle Mura messapiche.
Giornate intense che hanno portato alla nascita di nuovi legami tra gruppi di operatori culturali con intenti simili e, per l’occasione, un grande fine in comune: promuovere il grande progetto di Lecce 2019 che è racchiuso nel claim “Reinventare Eutopia”!
Eutopia il luogo dove l’utopia diventa realtà, “realtà aumentata” potremmo dire, grazie al suffisso “EU” che sta per Unione Europea ma che ha anche la valenza migliorativa.
Personalmente mi sento di affermare che la nostra realtà, piccola o grande che sia, è venuta fuori rafforzata da questa esperienza: con l’Associazione Conchiglia e AB2 Luoghi di Educazione all’arte, e al supporto organizzativo di Maria De Guido, abbiamo organizzato un’invasione alla Pinacoteca di Mesagne, chiusa da tempo, e che ha accolto un buon numero di invasori, che hanno potuto prendere parte, grazie alla creatività di Giovanna Bozzi, docente di storia dell’arte al Liceo artistico Simone di Brindisi e alla collaborazione delle sue allieve, ad un piccolo intervento di azione performativa alla portata di tutti!

L'invasione alla Pinacoteca di Mesagne
Come Associazione Conchiglia, con il supporto dell’amministrazione comunale di San Vito dei Normanni, nello specifico grazie al contributo degli assessori Ingletti e Nigro, siamo riusciti a riaprire oggi il Museo della CiviltàRurale, un piccolo scrigno della nostra memoria contadina, non ancora valorizzato come meriterebbe. 


Grazie inoltre alla lungimiranza di due giovani imprenditori locali, Luigi de La Locanda di Nonna Mena e il gestore dell’enoteca L’Angolo del Vino, abbiamo potuto perfino offrire agli invasori un aperitivo rurale accompagnato da vino rosato: perché come dice il Direttore Artistico di Lecce2019, Airan Berg, il buon cibo e la cultura dell’alimentazione che abbiamo in Salento può certamente contribuire alla causa della nostra candidatura a Capitale Europea!

Le disponibilissime guide della Cooperativa Paideia hanno illustrato i materiali raccolti negli anni, grazie ad una prima cospicua donazione iniziale e ad altre successive (l’ultima proprio di qualche settimana fa) ed hanno alzato il sipario su un mondo vicino ma che spesso ci appare lontanissimo.
Le nostre radici, la nostra base comune, quella civiltà contadina che ci ha dato l’impronta, che è nel nostro DNA e che in un passato non troppo lontano siamo stati spesso tentati di rinnegare, per poi comprendere che è proprio quello il nostro punto di forza, quello che ci rende unici, speciali e assolutamente peculiari!
Un successo di proporzioni enormi quello riscontrato dalla seconda edizione delle Invasioni Digitali e che dimostra come ognuno, se si sente partecipe in prima persona, può diventare ambasciatore dei propri beni e della propria cultura, condividendone le suggestioni attraverso il più veloce dei mezzi oggi a disposizione di tutti: un piccolo smartphone e una connessione web.
Meditiamo e continuiamo a sentirci pacifici invasori per i restanti giorni dell’anno!