lunedì 17 marzo 2014

La Puglia che mangia differente: una storia mancina!

Il ricettario mancino!

Ho conosciuto Lorenza poco più di un anno fa, casualmente, alla fermata del bus che dalla Fiera del Levante porta alla stazione di Bari: eravamo entrambe di ritorno da un incontro del Distretto Puglia Creativa ed abbiamo iniziato a chiacchierare sulle nostre passioni in comune. È saltato fuori che, tra le tante cose che fa, da iperattiva qual è, aveva appena lanciato insieme ad un’amica una start-up che si occupava di alimentazione differente e, avendo io una mamma appassionatadi cucina, mi sono ovviamente interessata all’argomento. 

Le ideatrici del progetto.
Sono passati i mesi e la start-up è cresciuta diventando un portale molto carino e interessante, CucinaMancina per l’appunto, una community dove i cosiddetti “mancini alimentari” (gli intolleranti e gli allergici, i diabetici e i colesterolemici, gli ipertesi, i vegetariani e i vegani) ma anche i curiosi alimentari, possono trovare ricette gustose, nonostante le difficoltà che spesso questi regimi impongono, e anche uno store locator per individuare i punti vendita e ristoranti specializzati.
Sono passati altri mesi ed è arrivato il primo libro, “Eat different distribuito nei circuiti Feltrinelli.
Nel frattempo avevo potuto incontrare anche la socia Flavia e, tra un tweet e l’altro, le due fanciulle hanno proposto a mia mamma di partecipare al secondo ricettario che era in preparazione: lo shooting si è tenuto a gennaio all’Istituto Majorana di Bari e ieri c’è stata la presentazione presso la Camera di Commercio di Bari del nuovo progetto editoriale, un ricettario di cucina inclusiva dal titolo “La Puglia che mangia differente”.

I pannelli che componevano l'allestimento.
Luigi Triggiani, project manager Unioncamere
e Angela Partipilo, segretaria generale Unioncamere introducono l'evento.
Lorenza scatta, Flavia ascolta...
Lorenza "da i numeri" della mancinità
Il progetto è stato realizzato in collaborazione con Unioncamere Puglia, essendo il progetto CucinaMancina una delle start-up vincitrici del bando Valoreassoluto 2013 della Camera di Commercio di Bari.
Il risultato è un ricettario a più voci realizzato con il contributo di 48 chef e food blogger pugliesi che hanno reinterpretato i piatti della tradizione pugliese realizzando 52 ricette, organizzate per stagionalità e taggate a seconda delle mancinità che interpretano (vegetariano, vegano, no glutine, no lattosio, pochi grassi, zuccheri, sodio, curiosi alimentari). Dodici ricette sono anche state illustrate da giovani illustratori pugliesi e tutte sono state realizzate con almeno un prodotto delle aziende che hanno aderito al progetto con i loro prodotti per mancini alimentari.
La giornata di ieri, tra presentazioni ed emozioni, prevedeva anche un piccolo “concorso” tra 11 ricette selezionate tra quelle inserite nel ricettario, per decretare le più mancine per creatività, inclusione alimentare e gusto giusto, con una giuria composta da bambini ed esperti del settore. 
Delle due ricette inserite dalla mia Cuoca nel ricettario (l'altra era lo sformato mediterraneo) erano in gara le “frise reloaded”, totalmente preparate con farine per celiaci, in versione bianca e integrale, con l’aggiunta di farina di grano saraceno: erano presentate in abbinamento con i paté di melanzane e carciofi dell’azienda Di Molfetta e con l’olio evo biologico dell’azienda Cazzetta.

La Cuoca di Casa Carbotti, Flavia e il sig. Di Molfetta.
Le "frise reloaded" con i pomodorini
Ogni ricetta è stata presentata dal relativo foodblogger o chef insieme ai produttori delle aziende abbinate, creando una sinergia tra potenzialità creative ed imprenditoriali del territorio.
Devo dire che sono rimasta particolarmente colpita dall’entusiasmo, non solo dei foodblogger, ma soprattutto dei produttori, che spesso rappresentano le terze/quarte generazioni di famiglie che lavorano la terra e vivono dei suoi prodotti, arricchendo e diversificandone l’offerta. Una delle tante ricchezze della nostra Puglia che vanno assolutamente valorizzate e potenziate.
Così come sono rimasta impressionata dai numeri dei “mancini alimentari” in costante crescita, non solo per cause di forza maggiore, ma anche per consapevolezza e scelte di vita, come nel caso dei vegetariani e vegani, nonché per la voglia di alimentarsi in modo sano e seguendo le stagionalità dei curiosi alimentari.
Un mercato decisamente in crescita, nel quale vale la pena di investire: e infatti è ancora in fase di aggiornamento l’Atlante pugliese delle diversità alimentari, al quale le aziende produttrici di alimenti per diete speciali possono registrarsi attraverso questo link e anche i ristoranti, pasticcerie mancini potranno farlo attraverso un altro link dedicato.
E a fine mattinata tutti ad assaggiare il favoloso buffet preparato dagli allievi dell’Istituto Majorana di Bari che avevano riprodotto le ricette in gara, allestendole con un colpo d’occhio notevolissimo e rendendo il giusto valore al loro gusto: anche da mancini ci si può nutrire con gusto!

I ragazzi del Majorana di Bari.
Alcune immagini del buffet mancino...

Quando la crisi diventa uno stimolo ad inventare qualcosa di diverso e si uniscono, facendo rete, le varie potenzialità di un territorio, allora si possono fare davvero grandi cose: credo e spero che questo progetto possa avere lunga vita e portare ancora grandi soddisfazioni alle ideatrici e a chi è già o verrà in contatto con la loro positiva energia contagiosa. Ad maiora semper!